Al Nanyang University, il maggior centro di sviluppo tecnologico di Singapore, è stato sviluppato Nadine, il primo umanoide dotato di una propria personalità, vediamo come funziona.

Nadine è un robot, o per meglio dire, un umanoide (un umanoide è un qualsiasi oggetto o essere vivente con una forma analoga a quella dell’essere umano) è il primo tra questi che è in grado di possedere una personalità, ma come funziona il tutto?

In primis, il meccanismo principale su cui si basa l’avere una personalità è l’esperienza. Proprio come noi umani, anche Nadine, apprende dai momenti già “vissuti”, ad esempio il robot riesce ad imparare da un dialogo tra due persone per poi essere in grado di rispondere alle medesime domande ed avere così un colloquio con una terza persona.

Successivamente, l’umanoide riesce – dopo aver accumulato una quantità significativa di dati tramite l’esperienza – persino ad elaborare dei propri pensieri ed agire seguendo questi ultimi.

Come terzo ed ultimo “livello”, riesce a riconoscere le persone in modo da assumere un certo tipo di comportamento a seconda delle persone con cui parla e dai precedenti colloqui avuti con le stesse.

Nadine è stato creato con lo scopo di assistere le persone affette da disturbi mentali e fornire compagnia senza correre il rischio che i malati possano arrecare ad un vero essere umano.
Osserviamolo nel seguente video: