Apple è stata denunciata a causa del bug di FaceTime scoperto nelle ultime ore. Quest’ultimo permette di intercettare le vittime, tramite le chiamate di gruppo

Apple sta affrontando una causa legale, relativa al bug di FaceTime, di cui si sta discutendo nelle ultime ore. Questo difetto software ha permesso di intercettare le chiamate di gruppo, anche senza parteciparci.

La denuncia è arrivata in meno di 24 ore da quando la notizia si è diffusa.

La causa è stata presentata in un tribunale di Houston, in Texas, dove un avvocato sosteneva che il bug di FaceTime avrebbe consentito ad uno sconosciuto di ascoltare una chiamata privata con il proprio cliente. Secondo le documentazioni del tribunale, l’intrusione è avvenuta mentre quest’ultimo stava depositando una testimonianza.

Il fattore più preoccupante di questa falla è la sua facilità di accesso: un utente effettua una chiamata ad un altro utente tramite l’app. Successivamente, viene aggiunto il numero come terzo interlocutore. Una volta aggiunto, l’audio del destinatario inizia ad essere trasmesso, senza alcuna indicazione per la vittima.

Apple ha cercato di risolvere il problema questa notte, disabilitando le chiamate di gruppo, tramite un intervento lato server. Attualmente l’azienda sta lavorando per risolvere il bug e probabilmente rilascerà un aggiornamento alla fine di questa settimana.