Craig Federighi, vice presidente  e responsabile di ingegneria del software di Apple,  persegue la presa di posizione dell’azienda contro l’FBI per proteggere la privacy dei propri utenti.

Craig Federighi, in un suo articolo al Washington post, Federighi rimarca l’importanza della tecnologia crittografia presente sugli iPhone.

Questa risulterebbe fondamentale, in quanto, garantirebbe l’accesso non autorizzato ai dati personali degli utenti e fornirebbe uno scudo contro qualsiasi criminale che decidesse di introdurre malware o spyware nei dispositivo iOS in maniera furtiva ed ignara per l’utente. La richiesta da parte della Fbi di creare una backdoor sugli iPhone, dunque, risulterebbe deleteria per il Vice Presidente, poiché potrebbe causare una vulnerabilità nel sistema operativo stesso.

Conclude infine il suo scritto affermando “le innovazioni software del futuro dipenderanno dalle fondamenta di un forte dispositivo di sicurezza.”