L’Australian Competition and Consumer Commission (ACCC) ha presentato una querela contro Apple.

La querela riguarda l’aggiornamento del sistema operativo che fu rilasciato l’anno scorso soltanto per alcuni utenti.

L’aggiornamento, che veniva effettuato per alcuni dispositivi li bloccava letteralmente con un messaggio di “errore 53”, in seguito è emerso che soltanto i dispositivi riparati da terze parti risultavano avere questo problema.

Apple ha inizialmente detto che il messaggio era per proteggere il dispositivo dall’installazione di componenti per il Touch ID non originali, ma in seguito è stato ammesso l’errore scusandosi ed offrendo soluzioni per risolvere il problema.

 

Rod Sims, presidente della ACCC, ha detto che la querela sfida tutta la politica di Apple di richiedere ai clienti di pagare in più per la riparazione dei componenti difettosi se sono stati riparati in passato da un servizio riparazione di terze parti.

“E’ giusto dire che non abbiamo mai visto un comportamento simile da parte di altre aziende”, ha detto Sims in un’intervista, aggiungendo che è spesso più conveniente per i clienti cercare riparazioni in negozi di riparazione di terze parti. “Apple sembra avere un modo molto particolare di fare le cose”.

Per l’ACCC quindi Apple dovrebbe provvedere a trovare un rimedio per tutti gli iPhone e iPad resi inutilizzabili secondo la legge.

Apple ha affrontato una class action negli Stati Uniti per il messaggio di errore nello scorso anno, molti utenti hanno accusato Apple di pubblicità ingannevole e si sono lamentati per la perdita dei dati.

 

 

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25 anni, appassionato di tecnologia in tutti i suoi aspetti dall’acquisto del suo primo smartphone. Ha precedentemente lavorato in diversi rivenditori Apple ed è in continua ricerca di smartphone, smartwatch applicazioni ed accessori da recensire e rumors da approfondire.