META

 

La notizia del mancato accordo tra Meta e la SIAE riguardante i diritti d’autore della musica italiana su Instagram e Facebook ha suscitato grande preoccupazione tra gli utenti italiani dei due social network.

In seguito a questa mancata intesa, tutti i brani italiani verranno rimossi dai cataloghi musicali delle due piattaforme entro 48 ore, rendendo silenziosi molti post e video pubblicati.

Comunicato di META

Purtroppo non siamo riusciti a rinnovare il nostro accordo di licenza con SIAE. La tutela dei diritti d’autore di compositori e artisti è per noi una priorità assoluta e per questo motivo, a partire da oggi, avvieremo la procedura per rimuovere i brani del repertorio SIAE all’interno della nostra libreria musicale.

Crediamo che sia un valore per l’intera industria musicale permettere alle persone di condividere e connettersi sulle nostre piattaforme utilizzando la musica che amano.

Abbiamo accordi di licenza in oltre 150 paesi nel mondo e continueremo a impegnarci per raggiungere un accordo con SIAE che soddisfi tutte le parti” ha affermato un portavoce di Meta, lasciando aperto uno spiraglio.

L’utente avrà la possibilità di sostituire manualmente le tracce audio “mancanti” dai video già pubblicati non appena smetteranno di funzionare. Secondo la SIAE, la decisione di rimuovere i brani sarebbe stata presa in modo unilaterale da Meta a causa di una richiesta di diritti d’autore considerata troppo alta.

Comunicato della SIAE

Tale posizione, unitamente al rifiuto da parte di Meta di condividere le informazioni rilevanti ai fini di un accordo equo, è evidentemente in contrasto con i principi sanciti dalla Direttiva Copyright per la quale gli autori e gli editori di tutta Europa si sono fortemente battuti.

Colpisce questa decisione, considerata la negoziazione in corso, e comunque la piena disponibilità di Siae a sottoscrivere a condizioni trasparenti la licenza per il corretto utilizzo dei contenuti tutelati.

Siae non accetterà imposizioni da un soggetto che sfrutta la sua posizione di forza per ottenere risparmi a danno dell’industria creativa italiana

Tuttavia, non si conoscono i dettagli specifici della disputa finanziaria tra le due parti. Questo rappresenta un caso unico in Europa e potrebbe avere conseguenze significative sulla disponibilità di musica italiana sui social network.