Facebook in tilt: cosa sta succedendo?

Problemi di Accesso su Facebook, Instagram e Messenger

Se ti sei recentemente ritrovato disconnesso da Facebook in modo inaspettato, non sei solo. Attualmente, la piattaforma sta attraversando un’interruzione che sta causando disagi agli utenti. Questo porta al rifiuto della tua password, anche se non è avvenuta nessuna modifica.

Messaggio di Errore e Impatto sull’Accesso

Invece di mostrare il sito in una forma ridotta, Facebook ti espelle automaticamente dalla piattaforma. Verrà visualizzato un messaggio di errore che indica un’uscita forzata dovuta all’accesso scaduto. Quando cercherai di rientrare, le credenziali verranno respinte.

Coinvolgimento di Altre Piattaforme

L’interruzione riguarda anche Instagram, Messenger e Threads. È importante notare che al momento non è richiesto il cambio della password e che non c’è alcuna evidenza di tentativi di phishing.

Impatto sul Servizio Meta e Horizon Worlds

Questa interruzione coinvolge direttamente il servizio Meta, che include anche il visore Meta Quest. Ciò impedisce il funzionamento di Horizon Worlds, rendendo il metaverso temporaneamente inaccessibile.

Reazioni degli Utenti e Aggiornamenti

Sono state segnalate oltre 300.000 interruzioni su Down Detector fin dalla prima segnalazione, e i social media come Twitter/X sono stati inundati di lamentele simili.

Stiamo monitorando la situazione da vicino e aggiorneremo non appena il servizio tornerà alla normalità.

Andy Stone, responsabile delle comunicazioni di Meta, ha commentato sull’interruzione del servizio su Twitter/X.

Tornano i contenuti musicali nei social di META?

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha adottato misure cautelari contro Meta Platforms, il gruppo di Mark Zuckerberg, per presunto abuso di dipendenza economica dalla Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE) nella licenza d’uso dei diritti musicali su Facebook e Instagram.

L’Antitrust ha identificato una presunta dipendenza economica di SIAE da Meta secondo la legge italiana n. 192 del 1998. Ha stabilito che il comportamento di Meta potrebbe danneggiare autori, società di gestione collettiva e utenti finali.

Pertanto, l’Autorità ha ordinato a Meta di riprendere le trattative con SIAE in modo etico e trasparente. Deve inoltre fornire le informazioni necessarie per ripristinare l’equilibrio nel rapporto commerciale.

Meta dovrà inoltre ripristinare la disponibilità dei contenuti musicali su Facebook e Instagram previa autorizzazione di SIAE.

In caso di disaccordo sulle informazioni da fornire, l’Autorità nominerà un fiduciario terzo e indipendente per risolvere la questione.

L’obiettivo dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è tutelare la concorrenza e garantire la corretta gestione dei diritti musicali su Facebook e Instagram, nel rispetto della normativa italiana.

Mancato accordo tra Meta e SIAE: ciao a brani italiani

 

La notizia del mancato accordo tra Meta e la SIAE riguardante i diritti d’autore della musica italiana su Instagram e Facebook ha suscitato grande preoccupazione tra gli utenti italiani dei due social network.

In seguito a questa mancata intesa, tutti i brani italiani verranno rimossi dai cataloghi musicali delle due piattaforme entro 48 ore, rendendo silenziosi molti post e video pubblicati.

Comunicato di META

Purtroppo non siamo riusciti a rinnovare il nostro accordo di licenza con SIAE. La tutela dei diritti d’autore di compositori e artisti è per noi una priorità assoluta e per questo motivo, a partire da oggi, avvieremo la procedura per rimuovere i brani del repertorio SIAE all’interno della nostra libreria musicale.

Crediamo che sia un valore per l’intera industria musicale permettere alle persone di condividere e connettersi sulle nostre piattaforme utilizzando la musica che amano.

Abbiamo accordi di licenza in oltre 150 paesi nel mondo e continueremo a impegnarci per raggiungere un accordo con SIAE che soddisfi tutte le parti” ha affermato un portavoce di Meta, lasciando aperto uno spiraglio.

L’utente avrà la possibilità di sostituire manualmente le tracce audio “mancanti” dai video già pubblicati non appena smetteranno di funzionare. Secondo la SIAE, la decisione di rimuovere i brani sarebbe stata presa in modo unilaterale da Meta a causa di una richiesta di diritti d’autore considerata troppo alta.

Comunicato della SIAE

Tale posizione, unitamente al rifiuto da parte di Meta di condividere le informazioni rilevanti ai fini di un accordo equo, è evidentemente in contrasto con i principi sanciti dalla Direttiva Copyright per la quale gli autori e gli editori di tutta Europa si sono fortemente battuti.

Colpisce questa decisione, considerata la negoziazione in corso, e comunque la piena disponibilità di Siae a sottoscrivere a condizioni trasparenti la licenza per il corretto utilizzo dei contenuti tutelati.

Siae non accetterà imposizioni da un soggetto che sfrutta la sua posizione di forza per ottenere risparmi a danno dell’industria creativa italiana

Tuttavia, non si conoscono i dettagli specifici della disputa finanziaria tra le due parti. Questo rappresenta un caso unico in Europa e potrebbe avere conseguenze significative sulla disponibilità di musica italiana sui social network.

Whatsapp: La nuova informativa sulla privacy dal 8/2. Facciamo un po’ di chiarezza!!

 

Nelle ultime ore Whatsapp sta iniziando  ad aggiornare i termini del servizio e dell’informativa, tramite un messaggio in app.

Infatti chi ha aperto la popolare app di messaggistica di proprietà di Zuckerberg, ha notato come ripotarto qui di seguito

Che le nuove normative entreranno in vigore dal prossimo 8 Febbraio.

Gli aggiornamenti fondamentalmente riguardano l’acquisizione dei dati di milioni di utenti dalla società di Facebook.

In verità inizialmente si pensava che questo aggiornamento avesse una valenza globale, invece in  un secondo momento si è detto che in Europa rimarrà in vigore il regime della scelta volontaria, quindi tutti i cittadini europei sotto questo punto di vista possono  stare tranquilli.

Ovviamente Whatsapp ci tiene a precisare che qualora dovesse decidere di condividere i dati di milioni di utenti con la società di Facebook, lo farà solo dopo aver raggiunto un accordo con la Commissione Irlandese

C’è da dire però che la nuova informativa sulla privacy , fa capire come facebook può raccogliere i dati da whatsapp, dati questi che vengono utilizzati principalmente per:

  • Migliorare le infrastutture e i sistemi di consegna
  • La rapidità del social blu di recepire i dati .ecc….

Quindi al momento l’Europa può stare tranquilla da questo punto di vista!!!

Facebook Gaming arriva su iOS ma senza giochi!

L’app di Facebook Gaming, già arrivata su Android nel mese di Aprile, sbarca finalmente su iOS. Arriva però senza una delle funzionalità base: i giochi.

Dopo il rifiuto di Google con Stadia e di Microsoft con Projekt xCloud, anche Facebook si aggiunge alla lista di aziende che si sono dovute adeguare alle norme dell’App Store di Apple. Se da un lato Google e Microsoft hanno abbandonato del tutto, almeno per ora, l’idea di sviluppare applicazioni dedicate al mondo iOS, dall’altro Facebook ha deciso solamente di castrarla.

Schermate dell'app Facebook Gaming

Facebook Gaming é un’applicazione che ci permette di avere in un’unica app tutto ciò che riguarda i giochi nel mondo Facebook. Quest’app ci dà la possibilità di seguire i nostri streamer preferiti, di seguire le pagine e i gruppi dedicati al gaming ma anche di giocare ad alcuni mini-giochi direttamente in-app. Ed é proprio quest’ultima funzione che fa discutere come rivela Sheryl Sandberg, Chief Operating Officer di Facebook:

"Abbiamo dovuto rimuovere completamente la funzionalità di 
gioco per ottenere l’approvazione di Apple sull’app 
standalone di Facebook Gaming, il che significa che gli
utenti iOS avranno un’esperienza inferiore a quelli
 che utilizzano Android."

 

Il punto che fa discutere é che tutte queste app dedicate al gaming in streaming non permettono ad Apple di revisionare ogni singolo gioco come é scritto sul regolamento dell’App Store. In particolare, Apple ha rifiutato piú volte l’app “completa” di Facebook Gaming negli scorsi mesi citando il punto 4.7 del regolamento.

Siamo sicuri che se il mondo del gaming dovesse spostarsi sempre più verso lo streaming Apple dovrá rivedere le proprie politiche aziendali altrimenti rischierebbe di perdere un business che vale milioni(se non miliardi…) di dollari.

Instagram sfida TikTok: lancerà i Reels

Facebook è pronta al rilascio su Instagram di Reels. Cosa sono questi Reels? Proprio come su TikTok, l’applicazione permetterà di registrare dei brevi video con effetti e feature del tutto simili all’app cinese. Tutto ciò non è però una novità: infatti, il nuovo prodotto è stato testato principalmente in Brasile, dove TikTok non ha ancora fatto breccia nei giovani.

Sembra però che sia arrivato il momento del lancio globale. I recenti blocchi del governo Indiano e Australiano, e le parole di Mike Pompeo su un possibile blocco di TikTok negli USA, hanno spinto Facebook ad accelerare i tempi. Sono già in atto i test in Francia e Germania, e recentemente la nuova funzionalità è stata aggiunta anche in India. Ma ora è il momento di espandersi ancora: secondo NBC News, nel prossimo futuro Reels arriverà anche in Messico, negli USA, in Giappone, in Italia e in altri 50 Paesi.

Con un nuovo aggiornamento dell’app, comparirà nella barra inferiore una nuova icona: i Reels appunto. Il funzionamento sarà del tutto simile a quello di TikTok: gli utenti possono creare e modificare i loro brevi video. Una volta creato il video, si potrà aggiungere una musica di sottofondo, una didascalia e sovrapporre varie scene per avere delle transizioni divertenti.

Instagram Reels
Tutti i Reels verranno pubblicati nel proprio profilo come una qualsiasi altra foto e saranno visibili anche nel feed principale e nei Top Reels nella sezione Esplora. Ci sarà inoltre la possibilità, a differenza di TikTok, di condividere il Reels con i proprio amici tramite un messaggio diretto.

È chiaro che Instagram voglia riprendersi quella fetta di mercato più giovane che TikTok le ha “rubato”. Chissà se i Reels avranno così tanto successo come lo hanno avuto le Stories quando sono state introdotte.

Finalmente arriva l’app di Facebook Messenger su Mac e Windows

In questi periodi i servizi di messaggistica online sono diventati molto importanti. Facebook rilascia finalmente l’app di Messenger su Mac e Windows. Adesso sarà infatti possibile accedere direttamente dall’app per Mac e Windows.

La nuova app di Messenger è adesso disponibile per due sistemi operativi: MacOS e Windows. Ecco la dichiarazione ufficiale di Facebook in merito al nuovo lancio:

“Oggi stiamo lanciando la nuova app di Messenger per Windows e macOS così che possiate chattare in video dal vostro computer e rimanere connessi con amici e familiari da tutto il mondo.”

E’ possibile installare l’app direttamente dal sito ufficiale del social oppure cercando l’app sul Mac App Store o sul Microsoft Store.

Messenger Mac

Facebook continua commentando l’importanza di questi servizi in questo periodo:

“Ora più che mai, le persone usano la tecnologia per rimanere in contatto con le persone a cui tengono, anche se fisicamente separati. Nell’ultimo mese, abbiamo visto un aumento di oltre il 100% delle persone che utilizzano il browser desktop per le chiamate audio e video su Messenger. Ora con le app per MacOS e Windows, il meglio di Messenger arriva sul desktop, comprese le videochiamate di gruppo illimitate e gratuite.”

Dopo Telegram e Whatsapp anche Messenger arriva per PC e Mac (attendiamo anche Instagram). Di seguito vi lasciamo il changelog completo rilasciato da Facebook in merito alla nuova app di messaggistica per PC.

  • Videochiamate di gruppo su uno schermo più grande: Resta in contatto con familiari e amici, partecipa a un allenamento o organizza un happy hour virtuale.
  • Facile da collegare: Non è necessario conoscere l’email o il numero di telefono di qualcuno poiché tutti i tuoi amici di Facebook hanno Messenger.
  • Multitasking: Le tue chat sono facilmente accessibili e puoi entrare e uscire dall’app mentre fai altre cose sul tuo computer.
  • Notifiche: Puoi ricevere notifiche per i nuovi messaggi, così puoi trovare rapidamente la chat che stai cercando. Ma hai il controllo: puoi scegliere di disattivare l’audio e posticipare le notifiche.
  • Le chat si sincronizzano su dispositivi mobili e desktop: Non perderai mai una chiamata o un messaggio, indipendentemente dal dispositivo che stai utilizzando.
  • Tutto ciò che ami di Messenger su uno schermo più grande: Include il supporto per la Dark Mode e GIF.

Zoom sottrae senza consenso i dati degli utenti e li condivide con Facebook

Ci risiamo, sembra quasi un déjà vu, questa volta tocca a Zoom. L’azienda è accusata di condividere senza consenso i dati degli utenti a Facebook. Zoom in questo mese difficile di quarantena ha guadagnato una popolarità incredibile, oggi scopriamo qualcosa di importante per la sicurezza degli utenti.

Durante l’epidemia di COVID-19 abbiamo assistito alla crescita di tantissime piattaforme per lo smartworking. Una di queste è Zoom, una piattaforma davvero ottima per tenere videoconferenze o semplici meeting a distanza.

La notizia proviene direttamente da motherboard che ha monitorato il traffico di rete dell’app Zoom per iOS. Il problema riscontrato è che Zoom per iOS comunichi dei dati a Facebook senza il permesso della utente.

Motherboard ha comunicato che questo passaggio di dati non è neanche segnalato nella privacy policy. In poche parole, l’app per iOS si connette alle API di Facebook e condivide dei dati degli utenti. Il problema riguarda solo l’app di iOS per adesso.

La situazione è davvero grave, infatti l’app riesce in qualsiasi condizione a condividere i dati dell’utente a Facebook. Anche agli account che non hanno nemmeno il profilo Facebook.

zoom

Nessuno legge attentamente la privacy policy, quindi abbiamo deciso di perdere 10 minuti per segnare i punti principali. Purtroppo non abbiamo trovato la menzione a Facebook. Zoom parla di una condivisione dei dati degli utenti con terze parti.

Secondo Motherboard, Zoom condivide differenti informazioni. In primis comunica quante volte viene aperta l’app e da quale dispositivo. Infine riesce anche ad inviare qual è l’operatore mobile e la città da cui vi connettete. Non è nulla di nuovo ma andrebbe modificata la privacy policy per comunicare queste condivisioni con Facebook.

Nelle ultime ore è arrivata anche la risposta di Facebook:

” prassi comune che gli sviluppatori condividano informazioni con un’ampia varietà di piattaforme per la pubblicità e l’analisi dei dati. Utilizziamo i dati che le aziende condividono con noi come indicato nella nostra Normativa sui dati (che potete trovare qui) e per fornire alle aziende i servizi standard del settore. Chiediamo agli sviluppatori di app di essere chiari con i loro utenti sulle informazioni che condividono con noi. E’ possibile avere maggiori informazioni sui nostri requisiti per la trasparenza nelle nostre Condizioni per gli strumenti di Facebook Business, in particolare alla sezione 3(b).”