FlyKube, il sito per viaggiare a sorpresa
FlyKube è uno di quei siti che si fanno notare fin dal primo momento. Viaggiare sembra essere divenuto un must nel corso di questi ultimi anni, perché dunque non viaggiare a sorpresa?
FlyKube è una realtà molto giovane ma che fin da subito ha voluto farsi notare nella comunità online.Forte di 10 mila like su Facebook, FlyKube riesce a far divenire i viaggi ancora più elettrizzanti grazie all’effetto sorpresa.
Attraverso il sito ufficiale è possibile scegliere il proprio viaggio personalizzando le date e la meta senza tralasciare l’effetto sorpresa. Attualmente esistono tre pacchetti viaggio da acquistare:
- Destinazione a sorpresa: Immagini l’adrenalina di viaggiare senza sapere dove fino a due giorni prima della partenza?Scegli le date del tuo viaggio, partirai per una destinazione a sorpresa! Scoprirai le date di partenza 2 giorni prima della partenza stessa!
- Tutto a sorpresa: un’avventura al prezzo di 100 euro (a testa) Scoprirai le date di partenza 5 giorni prima della partenza stessa!
- Giorni a sorpresa: Vuoi viaggiare a Londra ma non trovi mai il momento per farlo?Scegli la destinazione e il mese del tuo viaggio. Partirai un weekend a sorpresa. Scoprirai le date di partenza 5 giorni prima della stessa partenza!
- Buono sconto del 10% su qualsiasi prenotazione inserendo la parola FLYKUBE10 al momento della prenotazione.

Prenotando l’esperienza attraverso FlyKube riceveremo dunque i biglietti aerei da e verso la destinazione scelta o a sorpresa. 3 giorni e 2 notti in un hotel 3/4 stelle vicinissimo al centro città con una quotazione di almeno 8/10 stelle su Booking ed un’esperienza unica nel suo genere.
Presi dalla curiosa di saperne di già riguardo a FlyKube abbiamo sottoposto alcune domande direttamente a Paolo Della Pepa, COO di FlyKube.
Flykube è già un fenomeno che registra quasi 10mila like su Facebook ed un po’ meno su Instagram, facciamo un passo indietro.
Come è nato Flykube? E come si è sviluppato?
La nostra startup è nata a Barcellona con l’idea di rivoluzionare il mercato europeo dei viaggi per chi desidera scoprire l’Europa e le sue meravigliose città. fondata da Sergi Vila (CEO), Albert Cuartiella(CTO) e Paolo Della Pepa (COO), Segue le ultime tendenze dei pacchetti vacanza, composti da un viaggio di tre giorni con aggiunto un elemento speciale: la sorpresa.
I nostri profili social stanno crescendo rapidamente, grazie anche alle recensioni e commenti di coloro che già hanno viaggiato a sorpresa con Flykube.
Sul sito è possibile acquistare vari pacchetti a seconda della sorpresa che si vuole ricevere. I prezzi di qualsiasi pacchetto sono però molto vantaggiosi.
Come è possibile mantenere i prezzi cosi bassi senza ridurre la qualità del servizio?
Offriamo tre tipi di viaggi a sorpresa. Gli utenti non possono sapere la loro destinazione fino a 2 giorni prima di imbarcarsi sull’aereo se scelgono il piano “Destinazione a sorpresa”. In caso contrario, possono scegliere un “Giornia sorpresa”, un piano in cui possono scegliere la destinazione, ma non le date del viaggio. Per i più avventurosi, c’è il pacchetto “Tutto a sorpresa” che mantiene entrambi giorni e destinazione un mistero fino a 5 giorni prima del viaggio per un prezzo nettamente più basso.
Riusciamo ad offrire un ottimo servizio a prezzi competitivi grazie a una gestione ottima delle nostre risorse aziendali e delle ottime condizioni ottenute con i nostri partner esterni. Abbiamo avuto subito un riscontro positivo grazie al fatto che molti hanno creduto nella nostra idea.
Prenotando un viaggio su Flykube però è possibile visualizzare tutte le probabili mete in cui si può andare. Nel futuro le mete disponibili verranno aumentate?
Sarà possibile viaggiare anche fuori da UE attraverso il vostro servizio?
Le startup corrono velocemente e le idee in cantiere sono tante. A breve e a lungo termine stiamo ampliando e integrando nuovi servizi offrendo una maggiori possibilità di scelta ai nostri Kubers. Ci sono tante sorprese in vista!
La sharing economy è un fenomeno sul quale numerose grandi realtà sono pronte a scommettere. Il primo grande portale dedicato allo sharing è sicuramente Airbnb.
Sarà implementato nel vostro sito? Sarà quindi possibili scegliere se alloggiare in hotel o condividere una stanza privata o appartamento attraverso Airbnb?
Preferiamo offrire ai nostri clienti un’esperienza unica e indimenticabile, pertanto ci distacchiamo un po’ dalle tendenze consolidate e grandi realtà. Preferiamo creare noi nuove tendenze apportando noi direttamente novità sui nostri pacchetti viaggi e servizi.
Flykube è sicuramente molto giovane ma fin da subito ha destato scalpore sui social. Come vede il fenomeno “Flykube” tra 5 anni?
Immaginiamo che in 5 anni Flykube apporterà sempre più novità e si affermi ancora di più come la piattaforma di riferimento per vivere incredibili esperienze di viaggio con un unico elemento che le accomuna…la sorpresa.
PiratinViaggio, il portale dei viaggi low cost| Intervista iTechmania
PiratinViaggio mi ha ospitato gentilmente nel quartiere generale situato a Berlino. Dopo un rapido tour degli uffici, l’intervista a Giuseppe Sarro, PR Italia e Stefano Bergamaschi, chief editor Italia.
PiratinViaggio è la pagina italiana che oggi, insieme a urlaubspiraten.de, è uno dei portali di viaggio più grandi d’Europa e la social travel community di riferimento per milioni di viaggiatori. Il portale opera prevalentemente in Italia, Gran Bretagna e Irlanda, Polonia, Francia, Olanda, Austria, Svizzera, Svezia e Spagna. La sede centrale si trova a Berlino ed è proprio quella che ho visitato durante la mia permanenza nella città per IFA 2017.
Arrivato alla fermata della metropolitana (senza difficoltà nonostante la lingua tedesca), noto che la sede è inserita in un’ottima zona non lontano dal cuore della città tedesca.
La sede di PiratinViaggio (condivisa con altre realtà aziendali) è imponente e di nuova realizzazione e viene presidiata da un simpatico orso.
All’appuntamento si presenta Giuseppe Sarro, PR Italia che mi propone un veloce tour della sede.
Corridoi non troppi lunghi presentano gli uffici del portale divisi per nazione. All’appello anche ufficio dedicato ai video e social network.
Arrivati all’ultimo piano (il quinto) mi viene mostrato l’enorme sala dedicata ai meeting, sala relax e ludica e cucina in pieno stile Facebook o Google.Come non citare invece l’incredibile panorama mozzafiato del rooftop?
Dopo il tour l’intervista
Pirati in viaggio,una community di viaggiatori davvero grande. Parliamo di quasi 9 milioni di fan su Facebook. Ecco questo è quello che PiratinViaggio è oggi ma torniamo indietro,torniamo proprio agli inizi.
Come è nato PiratinViaggio?
PiratinViaggio è nato dalla grande passione ed esperienza per i viaggi del nostro founder (Igor). Anni fa ha iniziato ad occuparsi del suo piccolo blog di viaggi ma grazie al seguito ricevuto ha voluto investire in qualcosa che ai tempi era considerato un question mark ma che il passare del tempo ha saputo trasformare in realtà. Oggi viaggiare low cost è divenuto un aspetto importante considerato da milioni di famiglie di tutto il mondo.
Come già citato avete superato gli 8 milioni di fan,sono in molti a conoscere PiratinViaggio ma per chi ancora non vi conosce come descrivereste il servizio offerto?
Non siamo un’agenzia viaggi ma siamo un portale dedicato ai pirati viaggiatori. Ispezioniamo assiduamente il web in cerca dei deals low cost da pubblicare all’interno di PiratinViaggio. Rendiamo possibile viaggi idealmente costosi trovando le migliori offerte aeree e di pernottante per permettere a diversi utenti di viaggiare al minor prezzo. E siamo anche molto bravi nel farlo. La nostra soddisfazione risiede nei commenti dei nostri utenti dopo aver prenotato offerte incredibili.
Nelle offerte pubblicate viene più volte citato l’errore di prezzo. Cosa significa? Come funziona? E’ davvero possibile che le compagnie aeree sbaglino i prezzi dei pacchetti vacanze?
Al momento della prenotazione si possono avere errori-prezzo direttamente sul sito della compagnia aerea oppure sui vari siti di prenotazione online. L’industria aeronautica possiede un sistema informatico estremamente complesso, ci sono numerosi algoritmi e strumenti complicati che lavorano in maniera simultanea e che possono provocare, a volte, dei conflitti o degli errori.
Sarete sicuramente sorpresi nello scoprire che la maggior parte degli errori di prezzo è dovuta ad un errore umano. Un semplice errore di battitura può portare ad un abbassamento del prezzo di centinaia o migliaia di Euro in un secondo!
Negli ultimi anni la sharing economy ha fatto parlare di sè in più occasioni e sono in molti a scommettere sulla crescita di questo nuovo modo di acquistare,noleggiare ma anche viaggiare. Numerosi utenti preferiscono infatti utilizzare servizi come Airbnb per il pernottamento. Come vedete voi il fenomeno?
Il fenomeno della condivisione sta diventando una realtà oggigiorno. A berlino sono numerose le persone che utilizzano servizi di car sharing o servizi di pernottamento che fanno affidamento sulla condivisione. Anche noi siamo favorevoli a questo fenomeno e ne usufruiamo spesso. PiratinViaggio integra i servizi di Airbnb per garantire sempre il prezzo più basso per viaggiare. Certamente non tutti sono disposti a farsi ospitare in casa di sconosciuti ma è una pratica sempre più frequente tra i giovani.
Numerosi utenti chiedono la vostra affidabilità. Cosa ne pensate?
PiratinViaggio è molto affidabile, testimoni i quasi 9 milioni di fan su facebook e migliaia di viaggiatori che prenotano grazie alle nostre offerte. Come già detto non siamo una agenzia ma sfruttiamo le offerte low delle migliori compagnie aeree e alberghiere e le comunichiamo ad un pubblico più ampio.
MonzaHub è il primo spazio di Monza dedicato al coworking
MonzaHub è il primo spazio adatto al coworking situato nella bellissima città di Monza. Situato in Via Monte Pasubio 7 questo stabile riunisce qualità del servizio con una spesa sostenuta davvero modesta.
MonzaHub è il primo luogo monzese dove liberi professionisti, freelance ma anche chi vuole possedere una scrivania per lavorare può facilmente trovare uno spazio accogliente e ben studiato. Situato in Via Monte Pasubio, 7 MonzaHub offre uno spazio dedicato ad imprese digital e non dove poter situare il proprio studio.
All’interno della strutta è possibile incontrare diverse aree dedicate sia al lavoro vero e proprio sia al relax di chi la popolo. E’ possibile incontrare infatti un ampio locale dove scrivanie e connessione Wi-Fi garantiscono una resa elevata al proprio business. Non manca anche una sala riunioni provvista di proiettore adatta a meeting di qualsiasi genere e una sala insonorizzata per le videocall. L’area relax è una dei locali dello stabile che più colpisce. Una cucina provvista di fornelli, microonde e macchina del caffè garantisce ai presenti un pasto low cost e genuino. Fornisce anche la possibilità di portare il cibo da casa per poi consumarlo direttamente in loco. Sono presenti inoltre divani comodi ed ampi, altalena e biliardino con cui intrattenere clienti ed il team lavorativo.
Per maggiori informazioni inerenti all’attività visitare il sito ufficiale
Incredibile visu, il futuro delle stampe in 3D | Video intervista iTechMania
Incredibile Visu è la nuova attività di Massimo Tasso volta a sfruttare a pieno le potenzialità della stampa 3D ottenendo prodotti ben realizzati ma anche molto particolari.
La stampa 3D è un prodotto relativamente nuovo ma che sta arrivando nelle case di sempre più persone. Seppur la prima stampante 3D è nata nel lontano 1986, le vere potenzialità di questo apparecchio elettronico stanno emergendo solamente ora. Il suo utilizzo spazia da quello ricreativo a quello medico, da quello aerospaziale a quello meccanico ma una fetta importante del suo utilizzo è dedicata proprio all’aspetto ludico.
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Incredibile Visu è una società molto particolare, in quanto ha l’obiettivo di riprodurre le persone in una scala ridotta, dagli 8 ai 30cm di altezza. Per fare questo, Massimo sfrutta a pieno le potenzialità di single-board computer (raspberry pi) collegate a ben 90 fotocamere diverse posizionate a 360 gradi fino a creare un cerchio perfetto degno di nota dei maggiori film di fantascienza.

Migliaia di punti appaiono sul tuo corpo e vengono effettuati due scatti ravvicinati, velocissimi. Il processo di acquisizione dura solamente un secondo. La seconda fase comporta un uso intenso di alcuni software atti a modellare l’immagine acquisita dove è possibile togliere imperfezioni e visualizzare in anteprima la modellazione della statuetta in 3D. L’acquisizione è davvero semplice e si adatta molto bene a diversi tipi di vestiario come jeans, camicie e magliette.
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La stampante 3D si aziona ed inizia a modellare il gesso contenuto all’interno fino a realizzare la figura definita con gli scatti precedentemente effettuati. Questo è il processo più laborioso e leggermente più lungo, infatti l’attesa va dalle 2 alle 4 ore ma il risultato ne vale la pena. Una volta stampata la statuetta va rifinita per togliere l’eccedenza di gesso e rifinire le parti più delicate. La statuetta sarà immersa in un fissativo con lo scopo di conferirgli aspetto lucente e robustezza. La statuetta è pronta ed il risultato è più che sbalorditivo.
E’ possibile stampare figure in vari ordini di grandezza che si adattano facilmente a tutti i tipi di tasche: 49 euro per il modello da 8cm, 89 euro per 10cm, 159 euro per i 15cm, 249 euro per i 20cm, 449 euro per il 25cm e 599 euro per i 30cm.
Questa tecnologia, che promette prodotti cosi particolari, ha subito destato la nostra curiosità e abbiamo voluto provarla di persona (Oggioni Leonardo e Cefalo Luca). Ecco il risultato ottenuto:

Si ringrazia Massimo Tasso per la realizzazione dei “mini-me” e Cefalo Luca per le fotografie e video.
Per maggiori informazioni e per prenotare clicca sul sito di incredibile visu
Tino Canegrati, amministratore delegato HP Italy| Video intervista iTechMania
iTechmania ha avuto il privilegio di essere invitata all’evento di HP Italy tenutosi nell’Innovation Center di Cernusco sul Naviglio. Tino Canegrati, amministratore delegato di HP Italy ci ha concesso l’onore di una breve intervista. Ecco come è andata.
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Cosa significa per lei e per HP “innovazione”?
“Innovazione” per una società di ingegneri come noi vuol dire portare ad utilizzare la tecnologia per portare ai nostri clienti degli aspetti innovativi che modificano e semplificano la loro attività di tutti i giorni. Innovazione è un aspetto molto ambizioso perché non vuol dire costruire tecnologia fine a se stessa ma costruire qualche cosa che aiuti i nostri clienti a fare il loro lavoro meglio.
Perché sono stati scelti nomi di inventori italiani da dedicare alle numerose aule che compongono Innovation Center?
Tutte le sale riunioni e le sale meeting hanno il nome di un inventore italiano, inventori perché noi siamo una società di ingegneri, inventori ma sopratutto italiani e per cui si può trovare la sala “Leonardo da Vinci” ma non quella di Michelangelo, abilissimo artista ma non un inventore.
Durante l’evento abbiamo visto diversi modelli di computer differenti, lei quale sceglierebbe?
Per il mio uso personale acquisterei il nuovo Spectre, notebook più sottile al mondo, non soltanto per un facile utilizzo ma anche perché è molto bello. Per la mia azienda sono molto attratto da Sprout per le sue capacità di gestione e la possibilità di integrare il reale e virtuale ma anche per il monitor 3D molto comodo per il mondo del lavoro.
Parlando proprio di Sprout, prodotto che ci ha colpito maggiormente, ci sembra proprio un innovazione nel campo della tecnologia, come prevede il suo utilizzo da 5/10 anni? In quale ambito della vita di tutti i giorni potrebbe essere integrato?
Sprout è uno dei tasselli di quello che noi chiamiamo “Blended reality” ovvero la miscelazione della realtà con il virtuale. Quindi Sprout è il primo germoglio con la capacità di portare il mondo reale dentro la realtà virtuale della macchina. Esattamente l’opposto di quello che avviene per le stampanti 3D che porta dal mondo virtuale al mondo reale. Il limite di Sprout è la creatività delle software house che ci lavorano sopra. Cè chi sta sviluppando sistemi per avere una reception automatica, chi sviluppa sistemi per potere utilizzare la possibilità di carterizzare l’auto. Ci sono istituti finanziari che stanno utilizzando questo prodotto per dotare gli utenti di sportelli automatici intelligenti. Tra 4/5 anni l’unico limite a questo prodotto rimane solamente la fantasia perché la capacità e la potenza di calcolo sono infinite.
Il display Zvr Virtual Reality è uno tra i prodotti più interessanti che ha mostrato HP, per poter capire meglio come funziona questo dispositivo nella video intervista che trovate a inizio articolo, Riccardo Zanella (category value lead di Hp) mostra le funzioni di questo innovativo computer.
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Susan Bennett, la voce di Siri | Intervista esclusiva iTechMania
Susan Bennett, un nome che a molti non dirà assolutamente nulla, pochi sanno che nel lontano 2005, Susan ha prestato la voce ad uno degli assistenti vocali per smartphone più diffusi, stiamo parlando di Siri di Apple.
Susan Bennett ha gentilmente concesso a iTechMania un’intervista esclusiva composta da domande dirette dello staff e alcune fatte dai nostri utenti tramite un sondaggio effettuato nel gruppo Mondo Apple iTechMania. Siamo lieti di poter condividere con voi alcuni aspetti interessanti emersi da questa intervista sul processo di creazione di Siri.
Susan Bennett, l’intervista esclusiva di iTechMania alla voce di Siri
Dopo avere dato vita a Siri, come è cambiata la tua vita?
La mia vita è cambiata molto ma è soprattuto la mia carriera a cambiare. Divenire famosa non è mai stata la mia aspirazione ma devo dire che la mia vita professionale ha riscontrato diversi aspetti positivi, rilascio diverse interviste durante l’anno e continuo a prestare la mia voce per diverse cause.
Come è avvenuto il processo di registrazione?
Il primissimo discorso ad essere stato registrato fu il dizionario di base di Siri iniziato nel Luglio del 2005. La registrazione è stata molto lunga e comprendeva 4 ore di lavoro al giorno, 5 giorni a settimana. Nel 2011 e poi nel 2012 ho effettuato diversi update, dovevo leggere centinaia di parole e migliaia di frasi che erano state create apposta per me. Ogni frase doveva essere letta esattamente nella stessa maniera, stesso timbro di voce, stessa intonazione e stessi spazi. E’ stato un lavoro lungo e faticoso. Dopo le registrazioni i tecnici hanno estratto il suono e hanno contribuito a mescolare le parole per poi ottenere migliaia di frasi diverse. Questo processo viene chiamato “concatenazione” ed è impressionante.
Qualcuno ti ha riconosciuta tramite la tua voce?
Solamente una volta in quattro anni! Questo perché la mia voce è leggermente più alta di quella usata da Siri e anche perché le persone si aspettano di sentire la mia voce fuoriuscire dagli iPad e dagli iPhone non da una persona in carne e ossa. Un uomo che lavorava in banca mi ha riconosciuta immediatamente e gli ho confessato che è stato il primo a riconoscermi. “Dovrebbe lavorare nel reparto audio non in una banca” dissi io.
Cosa provi quanto senti la tua voce nel tuo iPhone?
All’inizio non è stato facile, mi faceva senso che la mia voce uscisse dagli smartphone e interagisse direttamente con me. Ho prestato la mia voce alla radio, alla Tv, a sistemi operativi e per Delta Airlines ma ascoltarla in questo contesto è stato molto strano. Oggi, a dire la verità non parlo molto con Siri.
Cosa fai se Siri non risponde correttamente alle tue domande?
Mi metto a ridere, so bene che è una tipa molto scherzosa.
In aggiunta alle risposte Susan ha inviato un saluto in una nota audio a tutti gli utenti di iTechMania! trovate l’audio nel video a seguire:
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Di seguito l’intervista in lingua originale:
1) Has your life changed when you became Siri?
Yes, because I never aspired to fame or thought I’d be famous. Siri has changed my career a lot, because I’m doing a lot of speaking engagements and interviews in addition to doing my voice work.
2) Could you tell me more about the recording processing?
The very first text-to-speech recordings (that became the basic vocabulary for Siri) were done in July 2005, 4 hours a day, 5 days a week. I did updates for four months in 2011 and 2012. I had to read hundreds of phrases and sentences that were created more for sound than content, and each phrase had to be read in exactly the same way—with the same pitch, intonation, pace, etc., so it was quite tedious work. After the recordings were done technicians and computers went in and extracted sounds, and reformed them into new phrases and sentences, which ended up on the iPhone and other digital devices. The process is called concatenation, and it’s really amazing!
3) Has anyone ever recognized you for your voice?
Only once in four years! That’s because my regular speaking voice is pitched a little higher than Siri’s, and also people don’t expect to hear the voice anywhere but on their phone or tablet. The man who recognized my voice was a banker, and I told him he was the only one who’d ever recognized it….He should be working in audio production, not a bank!
4) What do you feel when you hear your voice in your smartphone?
At first it was really hard to get used to….I found it really creepy to hear my voice coming out of a tiny computerized phone and interacting with me. I was used to hearing my voice on radio and TV commercials, on phone systems and as the voice of Delta Airlines gates worldwide, but hearing it in that context was really strange! As a result, I didn’t really talk to Siri much!
5) What do you do when Siri doesn’t give you back the right answer?
I laugh, because I know what a jokester she is! : )
Michael Young, designer WEARiT| Video Intervista iTechMania
Michael Young è il designer di WEARiT, il primo stereo indossabile firmato Brionvega. iTechmania ha avuto l’onore di poterlo intervistare: ecco come è andata.
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Michael Young grazie mille di averci potuto concedere l’intervista e di essere qui con noi alla design week 2016. Abbiamo qualche domanda per te Micheal, iniziamo.
Dove trai l’ispirazione per creare prodotti unici come questo? (WEARiT)
L’ispirazione è avvenuta grazie ad una conversazione intrattenuta sul design della radio portatile 207. Più volte abbiamo nominato questo prodotto come una “idea rivoluzionaria” grazie alla sua capacità di essere infilata nella borsa e portata dovunque, un po’ come è successo con gli iPod. Questa idea ci sembrava davvero ottima e cosi l’abbiamo sfruttata.

A chi si rivolge, nello specifico, il prodotto WEARiT?
Mmmm non è mercato facile quello dell’audio Bluetooth. Si è trasformato molto distinguendosi con prodotti divisi per fasce di prezzo. (50euro, 100euro, 150euro). Le persone spesso cercano solamente il prodotto più economico e non badano molto alla provenienza storica, alle “origini”, alla “qualità”. Su questo genere di prodotti è difficile guadagnare perché è un mercato pieno di prodotti economici e di bassa qualità.

Se dovessi pensare a WEARiT, come ne vedi il suo utilizzo tra 10 anni?
Ottima domanda. Dieci anni fa ho progettato il mio primo speaker Bluetooth. Era molto costoso all’epoca ed è stato venduto solamente in una fashion boutique a Parigi per “festeggiare” l’avanzamento tecnologico. Dieci anni dopo le cose sono cambiate, le persone cominciano a distinguere i prodotti per il design e per la qualità del suono. Tornando alla domanda, non so cosa succederà tra dieci anni, magari questa tecnologia sarà superata. Ma noi contiamo molto sul design, immortale ed unico, ed è quello che ci farà rimanere in cima al mercato.
fotografie scattate da Luca Cefalo