Google AI Mode rivoluziona la ricerca: cambierà davvero il web?
Google ha annunciato il lancio in Italia della AI Mode, la nuova modalità di ricerca potenziata dall’intelligenza artificiale più avanzata di Mountain View. Questa funzionalità innovativa promette di trasformare l’esperienza di ricerca sul web, facilitando risposte a domande sempre più complesse e articolate. La novità arriva in un momento cruciale in cui l’uso dell’AI cresce rapidamente e Google riconosce la necessità di adattarsi a un modo nuovo di interrogare il motore di ricerca.
Cos’è AI Mode e come funziona?
AI Mode è una modalità di ricerca che si attiva con un semplice clic su un’apposita scheda nella pagina dei risultati di Google. Non sostituisce ancora la ricerca tradizionale come modalità predefinita, ma offre un’alternativa potente per chi vuole porre domande più dettagliate e personalizzate. La sua forza risiede nell’uso di modelli avanzati di intelligenza artificiale di ultima generazione (Gemini), capaci di comprendere il contesto e scomporre le domande complesse in sottotemi. In questo modo, la ricerca non si limita a recuperare link, ma fornisce risposte strutturate combinando dati da diverse fonti contemporaneamente.
Un esempio pratico è la domanda: “Vorrei capire i diversi metodi di preparazione del caffè. Crea una tabella che confronti le differenze di gusto, facilità d’uso e l’attrezzatura necessaria.” Con AI Mode, è possibile ottenere una risposta dettagliata e poi approfondire ulteriormente con domande successive, come la macinatura migliore per ogni metodo.
Multimodalità e interazione naturale
Google ha progettato AI Mode per essere multimodale, offrendo la possibilità di interagire tramite testo, voce e immagini. Si può semplicemente usare l’icona del microfono per parlare, oppure scattare una foto o caricare un’immagine su cui basare la domanda. Questo rende la ricerca più immediata e adatta a qualsiasi situazione, semplificando l’accesso alle informazioni anche per utenti non esperti.
Perché Google ha introdotto AI Mode?
Il senior vice president responsabile della ricerca, Nick Fox, spiega che il cambiamento nel modo di fare ricerche è il motore dell’innovazione. Le persone stanno iniziando a scrivere domande due o tre volte più lunghe rispetto al passato. Domande che ora somigliano a conversazioni, con dettagli personali e richieste articolate, come problemi tecnici specifici o esigenze molto particolari. Questo uso più approfondito richiede nuovi strumenti intelligenti.
AI Mode risponde a questa esigenza offrendo risultati più pertinenti e completi, ampliando il modo di esplorare il web. Inoltre, Google punta a mantenere la qualità e la sicurezza delle informazioni, riconoscendo e valorizzando fonti autorevoli, soprattutto su temi sensibili come salute e finanza.
Impatto sugli editori e il business di Google
Un punto di attenzione riguarda il peso dei link nei risultati di ricerca. In AI Mode i link rimangono centrali: servono agli utenti per valutare le fonti e agli editori per ricevere traffico qualificato. Nei mercati dove AI Mode è già attivo, Google registra una stabilità nei clic diretti ai siti web, dimostrando che la nuova modalità non penalizza la visibilità degli editori.
Per ora, AI Mode non integra ancora completamente la pubblicità, ma Google lavora per questo, visto che il business pubblicitario genera oltre il 50% dei ricavi dell’azienda. L’obiettivo è una crescita sostenibile, in cui AI e pubblicità convivano mantenendo l’esperienza utente al centro.
AI Mode e il futuro post-smartphone
Google riflette anche sul futuro dei device. Pur ritenendo che gli smartphone rimangano strumenti essenziali, si immagina un’integrazione crescente con dispositivi come gli occhiali intelligenti. Secondo Fox, l’evoluzione dell’AI porterà a un ecosistema in cui i vari device collaborano per fornire informazioni in modo naturale e immediato.
Condivisione, social e nuove opportunità
AI Mode introduce anche la possibilità di condividere le risposte elaborate direttamente con altri utenti, una caratteristica su cui Google punta per aumentare la diffusione e l’interazione. Inoltre, sebbene non sia annunciato un social AI da parte di Google, si prevede un ampliamento dei contenuti generati dagli utenti nelle piattaforme come Discover, spingendo verso una personalizzazione sempre più precisa degli interessi.
Gestione responsabile e affidabilità dell’AI
Google affronta con responsabilità la diffusione dell’AI, puntando a minimizzare i rischi legati alla qualità e alla veridicità delle informazioni. Nick Fox conferma che l’azienda ha adottato processi accurati per garantire risposte corrette, anche se la tecnologia è ancora in evoluzione e può commettere errori. L’approccio di Google è più cauto rispetto a competitor, proprio per evitare disinformazione e costruire fiducia.
Conclusioni: un nuovo modo di cercare informazioni
Con il lancio di AI Mode anche in Italia, Google segna un passo decisivo verso una ricerca intelligente, innovativa e interattiva. Le potenzialità di porre domande più complesse e ricevere risposte strutturate rappresentano un’opportunità unica per utenti, editori e business.
AI Mode non sostituisce ancora la ricerca tradizionale, ma la integra, aprendo la strada a un futuro in cui l’intelligenza artificiale rende il web più accessibile e utile. La sfida per Google sarà bilanciare innovazione, affidabilità e sostenibilità economica, mantenendo il motore di ricerca tra gli strumenti più preziosi per la conoscenza globale.

