server Apple

Ogni anno Apple deve affrontare una nuova minaccia di sicurezza per i suoi software. Nello specifico, le società studiano nuovi tool in grado di superare le barriere di sicurezza di iOS. Lo scopo principale è quello di raccogliere i dati sensibili dell’utente.

E’ una società israeliana NSO Group che è riuscita a sviluppare una nuova minaccia di sicurezza grazie ad un tool. Quest’ultimo è attualmente messo in vendita dall’azienda, sarà possibile sfruttarlo per raccogliere dati dalla memoria interna del telefono e non solo.

La grande novità di questo tool è quella di poter estrapolare informazioni utili anche da servizi cloud come quello di Apple, iCloud.

Il software in questione si chiama Pegasus ed è in grado di entrare non solo all’interno di iPhone ed iCloud ma anche sui dispositivi Android. Infatti l’azienda ha rilasciato un comunicato nella quale annuncia che tutti i dispositivi Android ed i servizi Google sono a rischio.

iPhone XS

C’è da preoccuparsi? Assolutamente no, o meglio: il tool viene venduto da NSO Group ai governi. Non può un normale utente comprare sistemi del genere. I governi utilizzano questo spyware per indagini su determinati crimini.

Il problema principale rimane sempre lo stesso: questi sistemi di cloud non sono sicuri al 100%. Aziende come Apple e Google ancora non hanno una completa sicurezza dei nostri dati.

Anche Apple è a conoscenza di Pegasus, ecco la sua dichiarazione ufficiale:

Possono esistere alcuni strumenti molto costosi che effettuano attacchi mirati su un numero molto limitato di dispositivi. Riteniamo che non si tratti mai di attacchi diffusi nei confronti dei consumatori”. 

Il tool Pegasus è unico nel suo genere, sicuramente il prezzo di vendita sarà decisamente alto. Insomma questo genere di tool, come dice Apple, non è per tutti.