RECENSIONE RESIDENT EVIL 4 REMAKE

Capcon ci riprova, dopo il successo di Resident Evil 2 Remake (considerato da molti il miglior remake mai fatto) e il semi flop del remake del 3, riporta in vita uno dei titoli più amati dai fan della serie. Sarà riuscita nell’impresa? scopriamolo insieme.

Sono sempre stato un appassionato della serie di r.e. fin da quando nel lontano 1996 vidi in un negozio le immagini del primo capitolo. Restai scioccato dalla qualità del gioco e della grafica. Ricordo che nessun gioco causò in me tanto stupore quanto Resident Evil. Ero abituato alla grafica in 2d del Super Nintendo e quel gioco in 3 dimensioni cosi curato e cosi avanti per l’epoca non mi sembrava vero. Complice la nuova tecnologia degli scenari pre-renderizzati che conferivano una qualità strepitosa alla grafica. Ad oggi ho giocato a tutti i capitoli più quelli derivati e devo dire che a parte poche eccezioni, tipo il sesto capitolo, la qualità dei titoli mi ha sempre convinto. Con il quarto episodio fu amore a prima partita se cosi si può dire. Il quarto capitolo introduceva le inquadrature dinamiche, abbandonava le inquadrature fisse dei primi tre capitoli. Questo anche a vantaggio di un hardware più potente e capace di gestire meglio i poligoni. Avevo, dunque, molte aspettative su questo atteso remake, avrà soddisfatto le aspettative? scopriamolo.

Trama

recensione resident evil 4 remake

La trama di questo 4 capitolo ci porta in un paesino dell’entroterra spagnola. Il protagonista “Leon” deve indagare sul misterioso rapimento della figlia del presidente degli stati uniti. Farà delle scoperte scioccanti circa la natura degli abitanti del villaggio.

Senza rivelare dettagli sulla trama in questo capitolo abbandonati i classici zombie, i nemici sono abitanti normali ma vittime di un parassita, la plagas che ne cambia la natura facendoli diventare delle marionette nelle mani di una organizzazione terroristica detta ”los illuminados”che ne comanda le azioni tramite questi parassiti iniettati all’interno dei copri dei poveri abitanti. Non mancano le classiche aberrazioni care alla serie, infatti più avanti gli abitanti lasceranno il posto a creature sempre più raccapriccianti. La cosa che mi piacque di più all’epoca furono le ambientazioni, tra le migliori di tutta la saga, il villaggio infestato, il castello, la miniera ecc. ambientazioni ricche di fascino e di cura che hanno fatto di questo 4 episodio un “must” per appassionati e non. Anche i boss si attestano ai massimi livelli, tutti ben fatti e carichi di fascino.

Grafica

recensione resident evil 4 remake

Andiamo ora ad esaminare più da vicino questo remake. Capcom ormai è specializzata nei remake dei propri capolavori, dal primo a questo bisogna dire che sono stati realizzati a regola d’arte, lasciando poco spazio ai dubbi. Diciamo che questo quarto capitolo già ottimo all’epoca secondo me lasciava alcuni dubbi sui margini di miglioramento. A differenza di molti altri titoli dove la modellazione poligonale era figlia del tempo questo re4 uscito dapprima su gamecube e poi per altre piattaforme non risulta cosi vecchio o datato come altri titoli. La grafica è ancora oggi generalmente buona, diciamo che è invecchiato bene. Allora perché la necessità di un remake? beh bisogna pur sempre considerare che sono passati 17 anni dall’originale e che magari molti utenti non hanno avuto la possibilità di giocarci all’epoca o magari non sono convinti di giocare ad un titolo figlio di due o tre generazioni fa di console, inoltre era l’occasione perfetta per modernizzare un pò di meccaniche figlie del tempo. Ecco quindi la nuova grafica, moderna e aggiornata. Le differenze ovviamente si vedono a schermo, la grafica rende giustizia a questo capitolo, ma lo fa senza troppo snaturare l’essenza del gioco. Le ambientazioni già curate nel primo qua sono portate all’estremo. Ovviamente il passo sostanziale riguarda la modellazione dei personaggi, soprattutto quello di Ashley che risulta molto più al passo coi tempi.

Sonoro

Il sonoro è molto ben curato, abbiamo i classici versi degli abitanti del villaggio come nell’originale, il che induce a chi ha giocato l’originale una lacrima di nostalgia. Ottimo anche il doppiaggio in italiano.

Gameplay

recensione resident evil 4 remake

Per quanto riguarda il gameplay ci sono alcune interessanti novità. Capcom già all’epoca aveva introdotto la telecamera dietro il protagonista e un sistema di mira davvero ben curato. Nel remake, un po’ per svecchiare il titolo, si è introdotta la possibilità di abbassarsi e di colpire i nemici da dietro. Una sorta di stealth, con l’aggiunta della possibilità di poter eseguire un contrattacco. Anche la gestione della co-protagonista è più semplice, infatti non avrà la barra della salute, questo per semplificare le situazioni in cui vi troverete assieme a lei a lottare con molti nemici. Questo cambiamento a par mio è stato molto positivo, era infatti motivo di stress la gestione del personaggio di Ashley, spesso irritante e frustrante nelle fasi più concitate del gioco. Piccole cose che aggiungono un qualcosa in più al già collaudato sistema.

Conclusioni

recensione resident evil 4 remake

Questo remake in linea con le precedenti produzioni Capcom si attesta a dei livelli molto alti. Il lavoro di Capcom si vede. I nemici e i boss sono stati curati in maniera impeccabile senza stravolgere l’esperienza tradizionale. Capcom è riuscita a fornire un remake davvero solido che farà la felicità sia di chi ha giocato il titolo vecchio sia ai neofiti che troveranno un capitolo che non può assolutamente mancare nella collezione di Resident Evil. Sono stati effettuati piccoli cambiamenti a livello di trama, cambiano alcune situazioni, alcuni enigmi, ma nel complesso l’opera è stata rispettata.  Un acquisto obbligato non solo a chi ha amato il quarto capitolo ma a tutti coloro che cercano un ottimo Survival horror dalla trama ben congegnata, ambientazioni ricche di fascino e boss carichi di appeal e mai banali. Bel lavoro Capcom!

Difetti? davvero pochi per fortuna. Ho notato una eccessiva fotografia generale forse troppo cupa, sopratutto negli ambienti meno luminosi, inoltre si è enfatizzata molto la nebbia, cose di poco conto ovviamente che non vanno ad intaccare la qualità generale dell’opera. Diciamo che è stato dato un’aspetto più cupo e ”dark” rispetto all’originale e questo può piacere o meno. Anche i nemici fedeli all’originale qua sono molto più cupi, complice anche una resa grafica nettamente superiore.

  • 9/10
    Trama - 9/10
  • 9/10
    Grafica - 9/10
  • 8/10
    Gameplay - 8/10
  • 8/10
    sonoro - 8/10
8.5/10

Riassunto

PRO

  • Trama ben congegnata
  • Ambientazioni superlative
  • Grafica e gameplay al passo con i tempi
  • Boss e nemici ben curati

CONTRO

  • Piccoli cambiamenti di trama
  • Toni più cupi rispetto l’originale