Sebbene alcune voci suggerissero che le nuove AirPods Max avrebbero avuto il chip U1, Apple ha lanciato oggi le nuove cuffie senza il chip Ultra Wideband.

Il chip U1 è stato introdotto da Apple nel 2019 con l’iPhone 11 e da allora la società lo ha portato solo su Apple Watch Series 6 e iPhone 12. Ricordiamo che AirPods Max hanno il chip H1 in ciascun padiglione auricolare per l’audio computazionale.

Tuttavia, non si fa menzione del chip U1, nemmeno sulla pagina web delle specifiche tecniche di AirPods Max. MacRumors afferma che AirPods Max non dispone del chip U1 per la tecnologia a banda ultra larga.

AirPods Max chip U1

A settembre, il leaker Jon Prosser ha detto che il chip U1 era in arrivo per diversi nuovi dispositivi Apple, tra cui Apple Watch Series 6, HomePod mini e AirPods Max. Il leaker aveva ragione su Apple Watch Series 6 e HomePod mini, purtroppo ha sbagliato su AirPods Max.

Rinfreschiamo un pò la memoria ricordando che il chip U1 consente un posizionamento preciso(UWB). In altre parole, i dispositivi possono rilevare la sua posizione esatta rispetto ad altri dispositivi nella stessa stanza.

Su iPhone 12 questo sistema viene sfruttato per AirDrop. Grazie al Chip U1, iPhone riesce a stabilire una condivisione AirDrop più veloce con il dispositivo più vicino. Su Apple Watch Series 6 abbiamo visto che sarà possibile sbloccare le proprie auto senza estrarre l’iPhone dalla tasca.

Continuiamo con l’ultimo arrivato in casa Apple:HomePod mini. Qui il chip U1 è utilizzato per un passaggio rapido tra HomePod e iPhone. Permette agli utenti di cambiare i brani tra iPhone e HomePod mini con un semplice tocco.

Davvero una grande mancanza, l’azienda potrebbe abilitare una funzionalità simile su AirPods Max se avesse il chip U1. Con un solo tocco tra smartphone e cuffie si è già pronti alla riproduzione.

Come suggerito da Mark Gurman, Apple aveva in mente tante funzionalità in più per AirPods Max. Purtroppo molte funzionalità eliminate durante lo sviluppo hanno permesso che il prodotto potesse essere pronto entro il 2020. Una di queste funzionalità era sicuramente la presenza del chip U1.