Immuni

Finalmente ci siamo, gli sviluppatori di Immuni, l’app per il tracciamento dei contatti in Italia è quasi pronta. Oggi gli sviluppatori e il Ministero dell’Innovazione hanno scelto di caricare il codice sorgente dell’app su GitHub.

Davvero una scelta saggia quella di caricare il codice sorgente su GitHub. Questo fa capire la massima trasparenza del progetto Immuni. L’app non è ancora pubblica sui dispositivi Android ed iOS, ma sarà ben presto disponibile entro fine maggio. Naturalmente siete tutti invitati a scaricarla per aiutare il tracciamento dei contagi.

Oggi grazie al progetto pubblicato su GitHub vi spieghiamo come funzionerà l’app Immuni. Da questo link potrete scaricare tutto il materiale per analizzare riga per riga l’app. Per prima cosa l’app vi chiederà la provincia di riferimento.

E’ importante sapere che gli utenti che hanno meno di 14 anni non potranno utilizzare il servizio. Il dispositivo su iPhone vi chiederà di autorizzare l’app ad inviare notifiche e sfruttate il Bluetooth in background. Stop, non vorrà sapere più nulla da voi ma lavorerà in tranquillità e sicurezza.

Ora vi spieghiamo come funziona il sistema di tracciamento. L’app in poche parole scambia dei codici univoci tramite il Bluetooth. Questi codici univoci verranno inviati quando due dispositivi si trovano nelle vicinanze. Naturalmente tutto questo avverrà solo tra dispositivi in cui è installata Immuni.

Proprio per questo motivo sarà importante che almeno il 60% degli italiani abbiano scaricato l’app sul proprio smartphone. L’attenzione alla sicurezza è importante per Immuni, le chiavi a 16-byte sono “volatili”, sono quindi generate casualmente e saranno gestite dai API di Apple e Google.

Immuni

Le chiavi verranno conservate localmente sul dispositivo e non condivise con nessuna società di terze parti. Essendo dei codici temporanei rimaranno 14 giorni sul dispositivo, successivamente cancellati definitivamente.

Tramite il codice sorgente scopriamo una nuova funzionalità degli API sviluppati da Google ed Apple. In poche parole non registrerà alcun dato se l’incontro è inferiore ai 5 minuti. Dopo l’avvenuta registrazione dei dati, l’utente riceverà una notifica solo nel caso in cui una persona incontrata negli ultimi 14 giorni è risultata positiva al COVID-19.

Arriviamo all’ultima parte, ovvero la registrazione della positività del COVID-19. Sarà necessario l’intervento del personale sanitario, le autorità forniranno una password univoca che l’utente positivo inserirà in una determinata sezione dell’app.

Solo in questo momento le autorità inseriranno tutte le informazioni nel database centrale, questo manderà la notifica agli utenti che hanno incontrato la persona risultata positiva negli ultimi 14 giorni.