Ghost Recon Breakpoint recensione

Ecco La nostra recensione di Ghost Recon Breakpoint, il nuovo titolo Ubisoft di una delle saghe più apprezzate dai videogiocatori.

Ghost Recon Breakpoint, eccovi la nostra recensione del nuovo titolo di Ubisoft che tenta di far fare un passo avanti all’intera saga, ci sarà riuscito? scopriamolo insieme

Ghost Recon Breakpoint Recensione

STORIA

Ghost Recon Breakpoint

Siamo nel 2025 , sei anni dopo gli eventi di “Wildlands” Jace Skell fondatore della Skell Technology, un’azienda che ha avuto successo nella produzione di droni per applicazioni commerciali ma anche per progetti militari governativi, crea un Hub di progettazione ricerca e sviluppo di intelligenza artificiale. L’isola viene occupata da un appaltatore militare privato di nome Sentinel che si serve del comando dell’ex ghost tenente colonnello Cole D. Walker(John Bernthal) che guida una squadra  di soldati che si fanno chiamare“Lupi”. La società viene sottoposta a controllo pubblico e quando vengono trovate prove che i suoi prodotti vengono venduti a regimi corrotti l’isola viene tagliata fuori dal mondo esterno. Quando una nave la USS Seay affonda al largo delle coste di Auroa la CIA mette in atto l’operazione “Greenstone” inviando un plotone di “Ghost “ per ristabilire i contatti con l’isola e indagare sulle cause dell’affondamento del mercantile. Gli elicotteri che trasportano il plotone vengono attaccati da uno sciame di droni e Nomad è l’unico sopravvissuto.

MODALITA’

Come “Wildlands” anche Ghost Recon Breakpoint dispone di modalità Co-op e ovviamente di quella in singolo, peccato però che l’aspetto più interessante che ci aveva conquistato viene a mancare, ossia la possibilità di interagire con la nostra squadra, non quella dei compagni online  ma l’I.A in modalità offline.  Come e perché Ubisoft abbia deciso di toglierci questo aspetto (che era il cuore dell’esperienza di questo gioco) per spingere per la Co-op per noi rimane un mistero. Affrontare da solo le missioni della storia non ci appassiona, non è quello che volevamo, non abbiamo alcun piacere a essere “Rambo” perché allora avremmo dovuto cambiare il titolo e affrontare la nostra analisi in maniera differente. Intraprendere le missioni offline in solitaria non da le stesse soddisfazioni e si finisce per subire l’effetto dell’insoddisfazione e la ripetitività. Dobbiamo purtroppo accettare il fatto che questa evoluzione della saga è stata pensata per il multiplayer online che soddisfa senza dubbio in tutte le sue peculiarità, ma tralascia il resto, creando dei limiti per una una platea di giocatori offline che si aspettavano altro.

GAMEPLAY

Parlando del cuore  del  gioco dobbiamo inesorabilmente esprimere la delusione per la complessità dell’interfaccia poco intuitiva, ci vorrà un po’ prima di comprendere come saper gestire il tutto. Presenti anche altre problematiche, come quelle di caricamento degli ambienti che sono evidenti (noi stiamo usando una ps4 pro), per non parlare dell’assurda intelligenza artificiale dei nemici droni compresi. Di contro dobbiamo dare a “Cesare quel che è di Cesare” e quindi esaltare il balzo tecnico di questo gioco che migliora il realismo al massimo, “Nomad” si stanca se corre per lunghi tratti o scala colline, avremo borracce con cui dissetarci, bende da usare quando saremo feriti, fare transazioni per acquistare equipaggiamenti ecc. I bivacchi ricoprono un ruolo importante, li sarà possibile consumare le razioni a disposizione , riposare, creare oggetti utili e preparare piani di battaglia da soli o con i vostri compagni di Co-op. L’elenco dei vari equipaggiamenti è sterminato con un elenco armi da poter migliorare più avanti, il tutto rende più profonda questa nuova esperienza Ubisoft.

GRAFICA

Sull’aspetto grafico è stata rielaborata una mappa grandissima, gli ambienti sono caratterizzati la massimo, di certo superiore al gioco precedente, migliorie che investono anche la fattezza estetica dei personaggi, soprattutto nella loro personalizzazione che è ampia. Dialoghi godibili come la colonna sonora e la presenza non da poco dell’attore “John Bernthal” famoso per “The Punisher” da molta enfasi alla storia che è forse la parte che ci ha incuriosito di più in una valutazione generale di un titolo che ha deluso le aspettative.

CONSIDERAZIONI

Le nostre valutazioni finali in considerazione del tipo di gioco sono come sopra citato in generale deludenti, il cuore di questa avventura è stato calpestato per spingere verso la Co-op online e determinate problematiche tecniche che si aggiungono non ci rendono certo entusiasti. Bene grafica e alcune aggiunte su equipaggiamenti ma in generale sembra semplicemente un more of the same rispetto il precedente capitolo.

Ghost Recon Breakpoint
  • Storia
  • Gameplay
  • Grafica
  • Musiche
3.8

Summary

PRO

  • Storia
  • Multiplayer Online
  • Aspetto grafico
  • Nuovi equipaggiamenti

CONTRO

  • I.A. non sempre all’altezza
  • Gameplay deludente
  • Assenza Co-op offline