Dopo una partenza non proprio all’altezza massive riprova ad aggiustare il tiro con questo secondo capitolo. La software house svedese ha fatto tesoro degli errori commessi con il primo episodio? vediamolo assieme nella nostra recensione The Division 2.

Recensione The Division 2

The division fa la sua comparsa nel 2016 imponendosi nel mercato dei shooter. Ubisoft commissiona la Massive Entertainment, una casa svedese che sa il fatto suo in ambito sparatutto in terza persona, cosi il primo capitolo prese vita.  La prima opera a cura di Massive Entertainment ambientata a New York divise la critica ed il pubblico, molti esaltarono la cura per gli ambienti, altri ne disprezzarono la poca varietà di situazioni. The division 2 ripropone la formula ben collaudata del primo episodio ma introduce molte novità che dovrebbero finalmente accontentare tutti.

Trama

Questa volta lasciamo la metropoli newyorkese e ci spostiamo a Washington. La serie è ambientata in un futuro post apocalittico, l’America è stata contaminata dal virus del vaiolo uccidendo la grande maggioranza della popolazione. Ambientato sette mesi dopo gli avvenimenti nella città di New York, The Division 2 alza la posta in gioco immergendo i giocatori in una Washington D.C. devastata e sul punto di capitolare, ma riprodotta fedelmente in ogni dettaglio. Dopo il virus, tempeste, allagamenti e il susseguente caos hanno trasformato radicalmente l’intera città. Da aree urbane allagate a siti storici e monumenti devastati, i giocatori si ritroveranno in uno scenario open world davvero dinamico e contraddistinto da un’ampia gamma di ambientazioni e biomi. Come agenti della Divisione ormai veterani, i giocatori sono l’ultima speranza contro il crollo totale della società, mentre alcune fazioni lottano per conquistare il potere. Se Washington D.C. andasse perduta, l’intera nazione sarà distrutta.

Grafica

recensione the division 2

Abbandonati i freddi ambienti newyorkesi, l’azione si sposta in una calda Washington. La struttura del gioco propone una città fedelmente riprodotta, lasciati i grattacieli di una New York appena contaminata, gli spazi aperti della Washington post apocalittica sono più carichi di speranza, complice anche un numero minore di grattacieli e uno skyline decisamente meno opprimente. Gli ambienti sono dettagliati all’inverosimile, la pulizia delle texture balza subito agli occhi. Gia nel primo capitolo la software house aveva dato prova dell’ottimo lavoro grafico ma in questo secondo episodio si rasenta la perfezione. Non sono soltanto gli spazi aperti ad essere curati, ma anche quelli al chiuso. l’alternanza tra spazi aperti e spazi al chiuso intrattiene e offre una varietà di situazioni che spezzando la monotonia conferiscono maggiore fruibilità al titolo.

Gameplay

recensione the division 2

Ancora una volta avremo un arsenale di tutto rispetto per contrastare le diverse fazioni che minacciano la citta. Le armi sono varie e personalizzabili. Anche l’equipaggiamento difensivo, armature maschere ecc, godono di diversi gradi di rarità dall’ usurato a quelli di alta gamma, non tutti però possono essere equipaggiati, tutto è subordinato al livello del nostro agente. Oltre alla dotazione di armi ed equipaggiamento vi sono ben otto abilità, ognuna delle quali con variabili che ne modificano significativamente sia le funzioni che le abilità. Torna la cosidetta zona nera, un misto di “pve” e “pvp” cooperativo che ha di fatto spaccato i giocatori tra chi l’ha amata e chi l’ha odiata. In questo secondo capitolo ve ne saranno ben tre, in base al livello di difficoltà. Scelta giusta per diversificare le attività che si andranno a svolgere, rendendo il tutto ben più bilanciato e meno frustante del precedente episodio. Per quanto concerne la i.a dei nemici, essa è molto più aggressiva rispetto a prima, rimanere fermi comporterà una morte sicura. Le 4 fazioni che saremo chiamati a combattere hanno diversi stili di combattimento conferendo una discreta varietà al titolo. Piccola pecca, non mancano i boss ma  risultano essere nulla più di semplici unità più forti e resistenti delle altre. Introdurre delle meccaniche diverse per abbatterli avrebbe conferito quella piccola scintilla che li avrebbe fatti risultare memorabili. Le novità più evidenti sono dei gadget tecnologici ottenibili con i punti abilita, conferiscono al titolo quella varietà di situazioni che ci si aspetta da un titolo come questo.  Il sistema di cura è meno veloce che nel primo episodio, costringendo il giocatore ad un approccio molto più ragionato e riflessivo nell’abbattimento dei nemici

Longevità

Tra missioni principali e secondarie c’è veramente tanto da fare. La qualità delle missioni è ottima e ciò che spinge il giocatore a proseguire nell’avventura è il numero enorme di oggetti da collezionabili. In questo senso la longevità è mostruosa, proponendo un numero di attività veramente alto, tra zone da liberare, missioni secondarie ricompense sbloccabili non ci si annoia mai. Il giocatore potrebbe rimanere confuso dal numero di cose da fare, ma Ubisoft ha ben pensato di inserire nei menu un opzione che ci aiuta a scegliere tra una serie di attività disponibili adeguate al nostro livello.  Unico neo della produzione, oltre una narrazione che fa fatica a decollare, una certa ripetitività delle azioni.  La componente gdr è stata estesa e perfezionata in questo capitolo e risulta ben più profonda e completa. Piccola chicca una volta finita la campagna principali dovremmo affrontare la black task una fazione con equipaggiamento tecnologio e una difficolta maggiore. Oltre la possibilità di sbloccare ben tre specializzazioni con un arma associata di gran lunga più potente dell’equipaggiamento normale, si potranno riaffrontare tutte le missioni rendendo il titolo di gran lunga più longevo di qualsiasi shooter in circolazione.

Conclusioni

The division 2 si conferma uno dei migliori “shooter” in circolazione sotto molti punti di vista, grafica, personalizzazione di armi e gadegt, numero di missioni e attività da intraprendere. Un gioco che vi incollerà allo schermo per un numero di ore pressoché infinito. Consigliato a chi ama gli shooter ma non solo, tutti troveranno pane per i loro denti con questo titolo straordinario.

The Division 2
  • Grafica
  • Sonoro
  • Gameplay
  • Longevità
  • Storia
4.4

Riassunto

Pro

  • Grafica superlativa, ambienti curati e ispirati;
  • Un numero di attività immenso;
  • Personalizzazione di ogni comparto di gioco eccelsa;

Contro

  • Boss poco ispirati, uno sforzo in più si poteva fare visto la qualità eccellente dell’intera produzione
  • Qualche varietà nelle missioni sarebbe stata apprezzabile;