Apple si unisce insieme a quasi 100 imprese statunitensi alla lotta legale contro il decreto sull’immigrazione di Trump.

Apple insieme ad altre 96 società, sta intraprendendo una lotta contro l’ordine esecutivo del presidente Donald Trump in materia di immigrazione.
Le altre aziende tecnologiche includono Facebook, Google, Microsoft, Netflix, Snap, Uber, Twitter, e Intel. Amazon non è stato elencato, poichè ha intrapreso questa lotta già con il contenzioso originario radicato dal procuratore generale dello stato di Washington che ha portato una battuta d’arresto temporanea al divieto di immigrazione.

La memoria era stata presentata in ritardo, sottolineando l’importanza degli immigrati per l’economia e per la società nel suo complesso, e sostenendo l’illegittimità del divieto.

“L’Ordine rappresenta un allontanamento significativo dai principi di equità e prevedibilità che hanno governato il sistema di immigrazione degli Stati Uniti per più di cinquanta anni”.

“Gli immigrati fanno mole delle scoperte che rendono grande la nazione, riuscendo a creare delle aziende innovative che rendono il paese iconico. L’America ha da tempo riconosciuto l’importanza di proteggere se stessi contro coloro che vorrebbero farci del male. Ma lo ha fatto, pur mantenendo il nostro impegno fondamentale nell’accogliere gli immigrati – attraverso un aumento dei controlli su coloro che cercano di entrare nel nostro paese “.

“Naturalmente, il governo federale può e deve attuare modifiche mirate, al sistema di immigrazione del paese per migliorare la sicurezza della nazione” “Ma un ampio, aperto ban – insieme con l’indicazione che il divieto potrebbe essere esteso ad altri paesi senza preavviso – non va a rafforzare l’obiettivo di rendere il paese più sicuro, che invece, porta a repentaglio gli interessi degli americani.”.

La scorsa settimana, Tim Cook ha detto che Apple stava valutando le sue opzioni legali, in modo da far pressione verso l’amministrazione di Trump nella revoca dell’ordine esecutivo. Dai rapporti, in seguito è emerso che Apple è stata coinvolta, con altre aziende tecnologiche, a redigere una lettera in opposizione all’ordine di Trump.

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Ventiquattrenne, studente di Ingegneria dell'Informazione, malato di tecnologia sin dalla tenera età. Utilizzatore di qualsiasi piattaforma con maggior interesse verso il brand della mela! Son dell'idea che la tecnologia possa aiutar l'uomo e che l'IoT sia la svolta, oltre che il mio futuro campo di lavoro. Il mio motto? NO PAIN NO GAIN