Tim Cook andrà in galera se non sbloccherà iPhone. Lo sceriffo della contea della Florida è pronto ad arrestarlo.

Tim Cook è alle prese con il processo che vede schierata Apple da una parte e dall’altra l’ FBI che ha l’intento di obbligare Apple a creare una backdoor per potere sbloccare un iPhone.

Il dispositivo incriminato è un iPhone 5c appartenente ad uno degli attentatori della strage di San Bernardino e sembrerebbe che dentro il suo smartphone ci siano alcuni indizi e prove che potrebbero ulteriormente incriminarlo aiutando la polizia a ricostruire l’accaduto.

Apple ha sempre sostenuto che la privacy degli utenti è un diritto e non è assolutamente intenzionata a “tirarsi indietro” proprio ora, anche se è davanti alla corte ed è stata citata in giudizio. Cupertino è preoccupata per l’esito di questo processo perché se dovesse perderlo sarebbe costretta a fornire un metodo valido per potere aggirare tutti i codici di sblocco contenuti nel melafonino e questo metodo potrebbe rapidamente fare il giro del mondo e potrebbe essere usato da aziende e governi per entrare in qualsiasi dispositivo Apple.

Grady Judd, sceriffo della contea di Polk ha ribadito che neanche Tim Cook è sopra alla legge americana e pertanto se questo caso dovesse ripetersi nella sua giurisdizione porterebbe volentieri il CEO più famoso al mondo dietro le sbarre.

 

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25 anni, appassionato di tecnologia in tutti i suoi aspetti dall’acquisto del suo primo smartphone. Ha precedentemente lavorato in diversi rivenditori Apple ed è in continua ricerca di smartphone, smartwatch applicazioni ed accessori da recensire e rumors da approfondire.